- 0 Comment
- Category:La moglie del giardiniere
(Ponce Denis Écouchard Le Brun, spregiativamente definito il pindaro francese, poeta dotato di insopportabile carattere, con una perigliosa versatilità politica e macchiato da pessima reputazione).
Oggi ho letto un po’ di aforismi e riflessioni sul “motivationtuesday”. Uno in particolare non mi esce dalla testa “qualsiasi situazione può essere cambiata, in ogni fase in ogni stadio. Un nuovo sogno o visione possono prendere corpo in qualsiasi momento, ad ogni età”. Beh, voi fate come vi pare ma io ci credo. Si può sempre tenere in tasca un pezzettino di entusiasmo infantile, nonostante tutto.
Mentre intorno a noi esplodono continuamente immagini e rimbombano suoni, possiamo rifugiarci in un sogno ad occhi aperti, una fuga non programmata, un incontro gentile, un giardino.
Vola e rivòla col pensiero, la mia mente oggi torna sempre a certi bambini, direi circa un 320, coi quali mi capiterà presto di sistemare il cortile della scuola. Faremo insieme un orto e poi una piccola lingua di giardino per attirare insetti utili. Le coccinelle mi daranno di certo una mano ma io sinceramente ho intenzione di puntare sulle farfalle.
In Italia ne abbiamo varie specie : macaone, cavolaia maggiore, vanessa del cardo, aurora, aglaia, cedroncella, colia gialla, licena, melitea, poladirio e la mitica sfinge del galio, con la sua lunga spiritromba, sempre pronta a cogliere una nuova occasione per suggere.
Farfalle e fiori son creati l’uno per l’altra. Per attirare l’attenzione delle farfalle bisogna quindi procurarsi essenze dai colori sfavillanti e magnifici profumi.
Lei, molto leggera e saggia, vuole volare libera in spazi aperti e soleggiati disdegnando quei fiorellini stagionali modificati ad arte con i loro doppi fiori e gli improbabili colori esotici. Non che appariscente equivalga per forza a negativo ma la farfalla ci ricorda continuamente che insieme alla forma dobbiamo sempre pretendere un’adeguata dose di sostanza, ecco perché per farla tornare ancora è necessario che ci sia sempre nettare in abbondanza.
Allora, visto che gli orologi sono di nuovi scattati in avanti, che è tornata la luce e qualche raggio di sole comincia di nuovo a scaldarci, sappiate che alle farfalle piacciono molto la lavanda, la nepeta, l’erigeron, la salvia, la malva, la menta, l’echinacea, la viola, il coreopsis, la cosmea, la zinnia, il lillà, l’eryngium e, se non avete paura dell’abbondanza, esagerate pure con buddleia e verbena.
Riaggiorniamoci presto per alcuni gossip sui gusti della coccinella.
Leave a Reply