L’acqua canticchia antiche storie nell’orecchio

Per il concerto millenario della natura, il suono dell’acqua in giardino è insostituibile. Il suo fresco tintinnare insieme al fruscio delle foglie e dei rami e all’amichevole partecipazione degli insetti, crea melodie indimenticabili.

A certuni piacciono quelle belle fontane moderne lisce, lucide, sempre perfettamente pulite, a talaltri le nuove proposte del design in resina e altre simili corbellerie che richiamano forse un’idea di ordine e rigore formale. C’è poi chi, rapito per sempre dal lontano oriente, vuole ricrearlo in piccolo a casa propria con cascate e fontane fumanti, ci sono i fantasiosi che fanno sgorgare la propria fonte da orci o bottiglie, i classici che mettono una graziosa fontanella antica vicino alla rosa, gli eterni bambinoni che non hanno potuto fare i travasi all’asilo e si sfogano da grandi, i fortunati che ereditano meravigliose vasche antiche e potrei proseguire all’infinito perché l’acqua è come la neve la mattina di Natale : piace a tutti in tutto il mondo!

Al mio giardiniere, che ha gusti molto chic, piacciono gli specchi da cui sgorga una sorgente nascosta d’acqua cristallina, io preferisco le vasche di pietra o di ceramica un po’ antiche, “andate”, decadenti, abbracciate dal muschio e piene di microrganismi che le rendono vive, microcosmi in cui prolifera la vita nelle sue forme più curiose.

Quando si passeggia in montagna la sorpresa più bella è imbattersi in una fonte e pregustare l’impagabile sensazione di fresco e la rigenerazione delle forze che solo l’acqua sa donare in momenti di fatica estrema. Se non ci credete, chiedetelo al vostro cane!

In città davanti ad una fontana si può sempre incontrare qualcuno disposto a fare due chiacchiere. I bambini, anche quelli più ostici da intrattenere, si lasciano facilmente ammansire con la promessa di poter mettere i piedini sotto uno zampillo ghiacciato e quei genitori che fanno finta di schermirsi scuotendo la testa, secondo me, sono solo rammaricati di non avere più il coraggio di togliersi le scarpe.

Nel giardino o nel terrazzo, l’acqua ci fa compagnia in tutti i modi possibili : cullandoci quando riposiamo, accompagnando i sogni ad occhi aperti se progettiamo di dare una scossa alla nostra vita e tenendoci la mano mentre l’ansia vuole impadronirsi di noi.

Se della natura abbiamo ormai introiettato la rappresentazione di grande madre, l’acqua è una zia un po’ pazzerella dall’accento stravagante e dalla grande forza consolatrice. Ogni città dovrebbe avere mille e più fontane ed ogni giardino una piccola fonte d’acqua che ci permetta di chiudere gli occhi per sentirci in paradiso.

 

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